L’ITALIA E’ UN PAESE CIRCONDATO DAL MARE ED E’ MOLTO PROBABILE CHE LE CASE PREFABBRICATE INSTALLATE NEL NOSTRO PAESE DEBBANO CONVIVERE CON IL PROBLEMA DELLA SALSEDINE E CONDIZIONI CLIMATICHE TIPICHE DELLE AREE MEDITERRANEE.
Gent.mo Architetto, da qualche tempo raccolgo informazioni sulle case di legno: prefabbricate, blockhaus, a pannelli ecc... La mia idea - sempre più forte - è quella di farmi costruire l'abitazione principale proprio in legno.
Premetto che vivo in un bellissimo paesino sul mare in provincia di Ragusa, dove allo stato attuale NON SONO PRESENTI case in legno.
Ponendo da parte molti pregiudizi sulle case prefabbricate in legno(e devo dire che alcuni dei suoi articoli sono stati molto utili) rimane ancora qualche dubbio in merito ai seguenti argomenti:
1. La casa sarebbe esposta 365 giorni l'anno ad un clima caldo-umido (oserei quasi dire tipico dei paesi tropicali), con "escursioni termiche" nel periodo estivo di circa 10/12 gradi tra il giorno e la notte;
2. Il nostro è un paese per molti giorni dell'anno molto ventilato;
3. Gli scorsi inverni sono stati piovosissimi, danneggiando molte coltivazioni, anche a causa della grandine;
4. Molte case (in muratura) esposte in modo diretto al mare hanno risentito della corrosione dovuta alla salsedine;
5. Le fondazioni: sono o non sono previste?
6. Costi: possono essere più elevati, minori o paritari ad un'abitazione tradizionale?
7. Effettiva durabilità con la dovuta manutenzione: considerando la garanzia trentennale, si può dare un valore quantitativo "reale"?
Premettendo che le fondazioni vanno fatte eccome, che l’aspettativa di vita è pari a quella delle altre costruzioni, così come i costi di costruzione (e abbiamo già risposto a 3 su 7….), le case prefabbricate attualmente sul mercato ripropongono, con minimi adattamenti, le tipologie costruttive studiate ad hoc per i climi di origine, assai diversi rispetto a quelli tipici del nostro paese.
Lei scrive dalla Sicilia, le cui condizioni termiche sono del tutto opposte rispetto a quelle della Germania o dei paesi dell’arco alpino.
Inverni miti, ma piovosi, persistenza di alti tassi di umidità, escursioni termiche diurne importanti, estati lunghe con notevole carico solare, sottopongono l’edificio ad un notevole stress, ma le case prefabbricate sono bene attrezzate per resistere a questo genere di sollecitazioni climatiche. Si dovrà privilegiare materiali dotati di buona inerzia termica, come murature massicce ed isolanti ad alta densità, con l’accortezza di schermare accuratamente le vetrate dall’azione diretta dei raggi solari (limitandone la dimensione). Il cappotto esterno in questo caso non dovrà essere di grande spessore, ma dovrà possedere buone capacità di resistenza meccanica.
Per la resistenza al vento (e l’eventuale costruzione in zona sismica) si dovrà dimensionare la struttura avendo cura di calcolare l’incidenza delle sollecitazioni, prevedendo eventualmente dei controventamenti.
La questione della salsedine è effettivamente un tema delicato, premettendo che non solo le case prefabbricate, ma anche le costruzioni tradizionali soffrono moltissimo questo agente in alte concentrazioni, causa di degrado di tinte ed intonaci, ma anche delle finestre, delle parti in metallo e in legno esposte direttamente.
In commercio esistono molti prodotti in grado di proteggere efficacemente gli elementi esterni dell’edificio dall’azione logorante del salnitro. Ancora una volta appare evidente che nelle zone di mare il legno andrebbe ricoperto dal cappotto e finito ad intonaco, anche nella delicata zona delle sporgenze delle gronde della copertura. In particolare, per tinte ed intonaci andranno utilizzati prodotti con elevata idrorepellenza e traspirabilità, resistenza al dilavamento, agli sbalzi di temperatura ed ai raggi UV.
I serramenti esterni dovrebbero possedere una protezione esterna in alluminio, così come le persiane esterne (o le tapparelle) andrebbero realizzate con questo materiale, molto resistente alla salsedine ed all’azione degli agenti atmosferici in genere. Per i parapetti dei balconi si dovrebbe prevedere una buona protezione (acciaio inox o zincatura, se in metallo).
Le case prefabbricate sul mercato prevedono in genere delle buone soluzioni standard, ma, in presenza di particolari condizioni climatiche o fattori esterni usuranti, dovrebbe essere cura del suo tecnico porre il problema alla ditta di case in legno e scegliere la protezione più efficace ed idonea.
Gent.mo Architetto, da qualche tempo raccolgo informazioni sulle case di legno: prefabbricate, blockhaus, a pannelli ecc... La mia idea - sempre più forte - è quella di farmi costruire l'abitazione principale proprio in legno.
Premetto che vivo in un bellissimo paesino sul mare in provincia di Ragusa, dove allo stato attuale NON SONO PRESENTI case in legno.
Ponendo da parte molti pregiudizi sulle case prefabbricate in legno(e devo dire che alcuni dei suoi articoli sono stati molto utili) rimane ancora qualche dubbio in merito ai seguenti argomenti:
1. La casa sarebbe esposta 365 giorni l'anno ad un clima caldo-umido (oserei quasi dire tipico dei paesi tropicali), con "escursioni termiche" nel periodo estivo di circa 10/12 gradi tra il giorno e la notte;
2. Il nostro è un paese per molti giorni dell'anno molto ventilato;
3. Gli scorsi inverni sono stati piovosissimi, danneggiando molte coltivazioni, anche a causa della grandine;
4. Molte case (in muratura) esposte in modo diretto al mare hanno risentito della corrosione dovuta alla salsedine;
5. Le fondazioni: sono o non sono previste?
6. Costi: possono essere più elevati, minori o paritari ad un'abitazione tradizionale?
7. Effettiva durabilità con la dovuta manutenzione: considerando la garanzia trentennale, si può dare un valore quantitativo "reale"?
Premettendo che le fondazioni vanno fatte eccome, che l’aspettativa di vita è pari a quella delle altre costruzioni, così come i costi di costruzione (e abbiamo già risposto a 3 su 7….), le case prefabbricate attualmente sul mercato ripropongono, con minimi adattamenti, le tipologie costruttive studiate ad hoc per i climi di origine, assai diversi rispetto a quelli tipici del nostro paese.
Lei scrive dalla Sicilia, le cui condizioni termiche sono del tutto opposte rispetto a quelle della Germania o dei paesi dell’arco alpino.
Inverni miti, ma piovosi, persistenza di alti tassi di umidità, escursioni termiche diurne importanti, estati lunghe con notevole carico solare, sottopongono l’edificio ad un notevole stress, ma le case prefabbricate sono bene attrezzate per resistere a questo genere di sollecitazioni climatiche. Si dovrà privilegiare materiali dotati di buona inerzia termica, come murature massicce ed isolanti ad alta densità, con l’accortezza di schermare accuratamente le vetrate dall’azione diretta dei raggi solari (limitandone la dimensione). Il cappotto esterno in questo caso non dovrà essere di grande spessore, ma dovrà possedere buone capacità di resistenza meccanica.
Per la resistenza al vento (e l’eventuale costruzione in zona sismica) si dovrà dimensionare la struttura avendo cura di calcolare l’incidenza delle sollecitazioni, prevedendo eventualmente dei controventamenti.
La questione della salsedine è effettivamente un tema delicato, premettendo che non solo le case prefabbricate, ma anche le costruzioni tradizionali soffrono moltissimo questo agente in alte concentrazioni, causa di degrado di tinte ed intonaci, ma anche delle finestre, delle parti in metallo e in legno esposte direttamente.
In commercio esistono molti prodotti in grado di proteggere efficacemente gli elementi esterni dell’edificio dall’azione logorante del salnitro. Ancora una volta appare evidente che nelle zone di mare il legno andrebbe ricoperto dal cappotto e finito ad intonaco, anche nella delicata zona delle sporgenze delle gronde della copertura. In particolare, per tinte ed intonaci andranno utilizzati prodotti con elevata idrorepellenza e traspirabilità, resistenza al dilavamento, agli sbalzi di temperatura ed ai raggi UV.
I serramenti esterni dovrebbero possedere una protezione esterna in alluminio, così come le persiane esterne (o le tapparelle) andrebbero realizzate con questo materiale, molto resistente alla salsedine ed all’azione degli agenti atmosferici in genere. Per i parapetti dei balconi si dovrebbe prevedere una buona protezione (acciaio inox o zincatura, se in metallo).
Le case prefabbricate sul mercato prevedono in genere delle buone soluzioni standard, ma, in presenza di particolari condizioni climatiche o fattori esterni usuranti, dovrebbe essere cura del suo tecnico porre il problema alla ditta di case in legno e scegliere la protezione più efficace ed idonea.
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→LA SALSEDINE E LE CASE PREFABBRICATE
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