LA FIRMA DEL CONTRATTO CON LA DITTA SCELTA DI CASE PREFABBRICATE IN LEGNO RAPPRESENTA UN PASSAGGIO CRUCIALE CHE PRELUDE ALLA COSTRUZIONE VERA E PROPRIA.
Spesso rappresenta il punto di arrivo di un lungo ed estenuante percorso fatto di visite a fiere e case campione, lettura di riviste e siti internet, consulenze, preventivi, paure e ripensamenti.
Il contratto non deve però divenire motivo di angosce, per cui il cliente dovrà innanzitutto pretendere chiarezza assoluta da parte della ditta di case prefabbricate.
Il primo aspetto da richiedere è ovviamente l’importo esatto dell’anticipo.
Non tutte le aziende di case in legno richiedono lo stesso impegno al cliente; si va da importi ragionevoli per poche migliaia di euro, sino ad una caparra in percentuale rispetto al prezzo dell’abitazione che può arrivare al 20% o oltre.
In tutti i casi è importante comprendere la tempistica che ci attende e la durata effettiva del “prezzo bloccato”. 12 mesi sono un tempo ragionevole e consentono di fissare tale cifra per un lungo periodo.
Va chiarito che la somma prevista in preventivo verrà quasi certamente modificata in sede di campionatura, in quanto è in questa sede che il cliente dovrà decidere nel dettaglio quantità e posizione delle prese, finiture e tutte le scelte finali nel dettaglio.
Dalla campionatura uscirà la casa che verrà costruita nei mesi successivi, mentre il contratto difficilmente potrà coincidere con l’edificio in ogni particolare. E’ comunque basilare tendere alla massima precisione nella redazione del preventivo. In questo rivestono un ruolo fondamentale l’accortezza l’agente della ditta di case prefabbricate e le capacità del tecnico che si occupa della progettazione. Scelte sommarie in questa fase porteranno quasi certamente alla sgradita sorpresa di vedere lievitare il prezzo successivamente.
Un altro importante aspetto è l’estensione della garanzia. In Italia la legge impone alle imprese costruttrici di rispondere per un periodo di 10 anni sui difetti costruttivi strutturali. E’ un tempo non troppo lungo che il settore delle case prefabbricate ha esteso a 30 anni, riconosciuto dalla maggior parte delle aziende di case in legno.
Esistono molti casi in cui questa tempistica non è proposta esplicitamente al cliente, per cui andrà richiesta e pretesa senza indugi. In caso di diniego si possono trarre le dovute conclusioni.
Un buon contratto di una casa prefabbricata dovrebbe essere corredato di una sorta di disciplinare in cui siano ben chiari i diritti e i doveri del cliente, le modalità di erogazione dei pagamenti, le eventuali garanzie bancarie dovute alla ditta di case prefabbricate, penali, diritti di recesso, la gestione delle eventuali integrazioni e modifiche post-campionatura.
Un’ultima raccomandazione. Può capitare, e non di rado, di firmare con superficialità un semplice preventivo, sotto l’insistenza della ditta di case in legno (magari con la scusa di “fissare il prezzo”). Non sono purtroppo rari i casi di aziende che, forti della poca chiarezza della legge italiana in materia (vedi i famigerati “contratti telefonici”), fanno valere la vostra firma al pari di un vero e proprio impegno formale a costruire con loro. Si tratta ovviamente di una pratica scorretta, che dovrebbe far comprendere il livello di serietà di questi costruttori di case prefabbricate, ma purtroppo legale nel nosto paese e, pertanto, non sporadica, soprattutto in tempi di crisi economica come questi.
Il contratto delle case prefabbricate dovrebbe essere il biglietto da visita di chi costruirà la nostra abitazione e andrà quindi analizzato attentamente prima di firmare.
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→IL CONTRATTO DELLE CASE PREFABBRICATE
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