COSTRUIRE UNA CASA PREFABBRICATA IN LEGNO RAPPRESENTA IL CORONAMENTO DI UN PERCORSO SPESSO TORMENTATO, FATTO DI BATTAGLIE CONTRO I PREGIUDIZI, SCELTE CONTROCORRENTE, CRONICA MANCANZA DI INFORMAZIONI, GIORNATE PASSATE A VISITARE FIERE E CASE CAMPIONE. MA ANCHE DI ASPETTATIVE E GIOIA PER LA SCELTA FATTA.
E’ dunque fondamentale arrivare sino in fondo con grandi motivazioni ed immutato entusiasmo, senza farsi troppo demoralizzare dalle molte difficoltà che incontreremo mano a mano che dalle idee iniziali si procederà alla concretizzazione con la redazione del progetto, la sua presentazione, i contratti, la costruzione stessa.
Oltre all’inevitabile difficoltà di far quadrare i conti, sarà indispensabile prepararsi ad affrontare gli scogli della burocrazia comunale che possono far slittare i tempi della realizzazione ed apportare sgradite modifiche al progetto dell’abitazione stessa.
Non è purtroppo raro veder passare i mesi senza poter fare nulla, con il nostro tecnico incapace di sbloccare la pratica suo malgrado. E può bastare un’interpretazione, una giornata storta di un componente della commissione edilizia, una firma o una carta in meno, per impedirci il ritiro di questo maledetto permesso di costruire.
Anche ammettendo di essere riusciti a liberarci delle pastoie della burocrazia, resta la presenza dell’impresa come ulteriore interlocutore, vuoi perché dobbiamo demolire un vecchio fabbricato o per la realizzazione delle opere interrate, scantinato o platea di fondazione.
Una scelta da soppesare con cura, dunque, per evitare preventivi sommari, ritardi nei tempi non giustificati o esecuzioni non congrue. Il bordo superiore della platea andrà infatti realizzato con estrema accortezza, assicurandoci di avere un piano perfettamente orizzontale, senza problemi di umidità di risalita, situazione assai negativa per il legno, a prescindere dalle eventuali barriere antiumidità poste tra il prefabbricato e la soletta in cemento.
Infine la scelta della ditta di case prefabbricate andrà fatta con la testa, oltre che con il cuore. Massima attenzione al contratto, all’anticipo, alla possibilità di recedere in caso di impedimenti seri come la mancanza del finanziamento o della concessione edilizia per motivi indipendenti dalla volontà del cliente. Controlliamo le tempistiche e, soprattutto, la completezza del preventivo. Purtroppo si tratta di un aspetto un po’ sottovalutato che può portare a sgradite sorprese. Solitamente la valutazione della ditta viene fatta tra 3-4 aziende di case in legno a cui abbiamo sottoposto il progetto per farci redigere i costi. Un confronto approfondito andrebbe fatto voce per voce, per permettere di valutare appieno le differenze e scegliere con tranquillità il costruttore di "case prefabbricate" più adatto a noi. Purtroppo non è raro far cadere la preferenza sul preventivo più leggero, scoprendo amararamente in fase di campionatura o, peggio, di montaggio, la necessità di integrare pesantemente il capitolato.
Una tiratina di orecchi ai molti agenti "furbetti" credo infine di potermela permettere. Una barriera antiumidità sulla platea di fondazione per evitare problemi di risalità d’acqua per capillarità o l’aumento del carico neve della struttura del tetto sono voci che danno forse poca soddisfazione al cliente e che possono far crescere senz’altro i costi, ma sono aggiunte necessarie per evitare spiacevoli inconvenienti e migliorare la qualità complessiva della costruzione. Bisognerebbe far capire l’importanza di certe accortezze tecniche e magari limare qualche inutile eccesso sull’impiantistica o sul capitolato di finitura delle case prefabbricate in legno. Purtroppo questo richiede tempo e fatica. Un contratto facile, ottenuto velocemente con un prezzo allettante può spesso rivelarsi un boomerang, esasperando il cliente che non di rado rinuncia deluso alla costruzione stessa.
E’ dunque fondamentale arrivare sino in fondo con grandi motivazioni ed immutato entusiasmo, senza farsi troppo demoralizzare dalle molte difficoltà che incontreremo mano a mano che dalle idee iniziali si procederà alla concretizzazione con la redazione del progetto, la sua presentazione, i contratti, la costruzione stessa.
Oltre all’inevitabile difficoltà di far quadrare i conti, sarà indispensabile prepararsi ad affrontare gli scogli della burocrazia comunale che possono far slittare i tempi della realizzazione ed apportare sgradite modifiche al progetto dell’abitazione stessa.
Non è purtroppo raro veder passare i mesi senza poter fare nulla, con il nostro tecnico incapace di sbloccare la pratica suo malgrado. E può bastare un’interpretazione, una giornata storta di un componente della commissione edilizia, una firma o una carta in meno, per impedirci il ritiro di questo maledetto permesso di costruire.
Anche ammettendo di essere riusciti a liberarci delle pastoie della burocrazia, resta la presenza dell’impresa come ulteriore interlocutore, vuoi perché dobbiamo demolire un vecchio fabbricato o per la realizzazione delle opere interrate, scantinato o platea di fondazione.
Una scelta da soppesare con cura, dunque, per evitare preventivi sommari, ritardi nei tempi non giustificati o esecuzioni non congrue. Il bordo superiore della platea andrà infatti realizzato con estrema accortezza, assicurandoci di avere un piano perfettamente orizzontale, senza problemi di umidità di risalita, situazione assai negativa per il legno, a prescindere dalle eventuali barriere antiumidità poste tra il prefabbricato e la soletta in cemento.
Infine la scelta della ditta di case prefabbricate andrà fatta con la testa, oltre che con il cuore. Massima attenzione al contratto, all’anticipo, alla possibilità di recedere in caso di impedimenti seri come la mancanza del finanziamento o della concessione edilizia per motivi indipendenti dalla volontà del cliente. Controlliamo le tempistiche e, soprattutto, la completezza del preventivo. Purtroppo si tratta di un aspetto un po’ sottovalutato che può portare a sgradite sorprese. Solitamente la valutazione della ditta viene fatta tra 3-4 aziende di case in legno a cui abbiamo sottoposto il progetto per farci redigere i costi. Un confronto approfondito andrebbe fatto voce per voce, per permettere di valutare appieno le differenze e scegliere con tranquillità il costruttore di "case prefabbricate" più adatto a noi. Purtroppo non è raro far cadere la preferenza sul preventivo più leggero, scoprendo amararamente in fase di campionatura o, peggio, di montaggio, la necessità di integrare pesantemente il capitolato.
Una tiratina di orecchi ai molti agenti "furbetti" credo infine di potermela permettere. Una barriera antiumidità sulla platea di fondazione per evitare problemi di risalità d’acqua per capillarità o l’aumento del carico neve della struttura del tetto sono voci che danno forse poca soddisfazione al cliente e che possono far crescere senz’altro i costi, ma sono aggiunte necessarie per evitare spiacevoli inconvenienti e migliorare la qualità complessiva della costruzione. Bisognerebbe far capire l’importanza di certe accortezze tecniche e magari limare qualche inutile eccesso sull’impiantistica o sul capitolato di finitura delle case prefabbricate in legno. Purtroppo questo richiede tempo e fatica. Un contratto facile, ottenuto velocemente con un prezzo allettante può spesso rivelarsi un boomerang, esasperando il cliente che non di rado rinuncia deluso alla costruzione stessa.
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→L’ENTUSIASMO PER LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO
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→http://countryhousedesign.blogspot.com/2009/09/lentusiasmo-per-le-case-prefabbricate.html
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