Sunday, May 3, 2009

GLI IMPIANTI PER LE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

    SOLARE TERMICO, FOTOVOLTAICO, POMPE DI CALORE AD ARIA, GEOTERMICHE, CON SFRUTTAMENTO DELL’ACQUA DI FALDA, VENTILAZIONE MECCANICA A RECUPERO DEL CALORE, RISCALDAMENTO A PAVIMENTO, CALDAIE A CONDENSAZIONE, A LEGNA, A PELLETS.

    La scelta della dotazione impiantistica per il riscaldamento invernale ed il condizionamento estivo, per il miglioramento del confort termico va fatta con criterio ed oculatezza ed è tutt’altro che scontata. Il rischio di entusiasmarsi all’idea dell’autosufficienza ad ogni costo è alta, con costi assolutamente non rapportabili ai benefici ottenibili. Oggi sul mercato sono reperibili soluzioni tecniche sofisticate, in grado di sfruttare, con altissimi rendimenti, fonti di energia rinnovabili, poco o per nulla inquinanti.
    fotovoltaicoVi è un aspetto che il cliente che acquista una casa prefabbricata non deve mai trascurare:
    LE CASE IN LEGNO SONO ABITAZIONI A BASSO CONSUMO DI ENERGIA.
    Se ben progettate e correttamente realizzate, sono in grado di ridurre al minimo il peso delle bollette. La necessità di energia sarà quindi legata a quella percentuale residua di calore (o di fresco) dovuta ai picchi climatici esterni. In ogni caso si tratta di POCA ENERGIA. Di conseguenza la scelta dovrebbe tenere conto della richiesta minima a cui dobbiamo fare fronte. Ha conseguentemente poco senso investire massicciamente in impianti costosi e sovradimensionati, che difficilmente verranno ammortizzati. La scelta dovrà essere indirizzata verso un impiantistica efficiente ed economica, in grado di supportare le naturali condizioni di benessere che il legno è in grado di fornire in modo del tutto passivo.
    Una casa correttamente progettata, in grado di massimizzare gli apporti solari invernali e minimizzare il calore indesiderato durante il periodo estivo con elementi di schermatura, richiederà pertanto un quantitativo di energia davvero ridotto, soprattutto se la realizzazione dell’abitazione sarà eseguita con isolanti adeguati alla specifica zona climatica, di corretto spessore e composizione.
    Quali impianti meglio si accordano con le case prefabbricate in legno? Se possibile si dovrebbe per ovvi motivi evitare il ricorso all’aria condizionata. Le moderne pompe di calore sono in grado di riscaldare e raffrescare efficacemente. Il loro maggior limite resta il costo, soprattutto se si ricorre alla geotermia ed alla trivellazione del terreno in profondità. Sono pertanto maggiormente indicate per quegli interventi ove il consumo ipotizzato sia alto, come i condomini, gli uffici, le strutture commerciali. L’abitazione singola, che costituisce la tipologia costruttiva tipica per le strutture di legno prefabbricate andrà orientata nella maggior parte dei casi verso una caldaia a condensazione, possibilmente abbinata ad un riscaldamento a pavimento. La compresenza di un impianto di ventilazione meccanica a recupero del calore dotato di funzione di raffrescamento e deumidificazione, i cui costi di acquisto e di esercizio sono senz’altro abbordabili, può consentire condizioni di eccellente termoregolazione del clima interno con una spesa equilibrata. Con una cifra altrettanto equa è possibile installare sul tetto pannelli per la produzione di acqua calda sanitaria, in grado di essere ammortizzati in poco tempo. Interessanti sono le caldaie a pellets, a caricamento continuo, o a legna, soprattutto se abbiamo direttamente disponibilità di combustibile a costi ridotti. Anche stufe o camini ad aria possono fornire una fonte di energia ecologica ed economica, oltre all’indubbio piacere del calore visivo e sensoriale che può donare il focolare alla nostra abitazione.
    Un capitolo a parte merita il solare fotovoltaico. Il sole è la fonte di energia primaria e il suo sfruttamento diretto un obiettivo auspicabile ed inevitabile anche e soprattutto per affrontare il problema dell’emissione in atmosfera dei gas serra e dell’imminente esaurimento delle fonti fossili. Ad oggi il settore del fotovoltaico appare sostenuto artificialmente dagli incentivi previsti dai vari “Conto Energia” o “Scambio sul Posto”. La tecnologia solare è in rapida evoluzione e i pannelli attualmente sul mercato saranno soggetti a rapida obsolescenza nel giro di pochi anni. I costi di investimento restano alti e i tempi di rientro nella spesa superiori ai 10 anni nei casi migliori (senza entrare nel dettaglio dei vari “Mutui Energia”, così di moda oggigiorno). Personalmente ci penserei non una, ma mille volte …..

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