RICEVO SEMPRE PIU' MAIL DA PARTE DI PERSONE CHE SI DICONO SINCERAMENTE INTERESSATE ALLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO, MA CONSIDERANO L'ABITAZIONE REALIZZATA IN LATERIZIO SUPERIORE, PIU' DURATURA E DI VALORE.
A volte penso che la favola dei tre porcellini abbia molte responsabilità nei confronti dello scetticismo che ancora accompagna le case in legno, anche se il lupo cattivo non esiste più.
La famigerata casa in legno del secondo porcellino volò via come un fuscello al solo soffio del lupo e ai due fratellini non restò che rifugiarsi nella solida casetta in mattoni del terzo porcellino (che sia per quello che il mattone è considerato un “bene rifugio”?).
Nell’immaginario collettivo il legno è un materiale relegato ad alcune precise funzione legate alle finiture (pavimenti, porte, finestre) e a specifiche funzioni costruttive (tetti e solai), mentre le strutture verticali sono identificate con il laterizio, la pietra, il cemento. Materiali lapidei che emanano un senso di solidità e resistenza agli eventi esterni.
Dal canto suo la capanna dello Zio Tom possiede alte prestazioni energetiche, tempi di costruzione irrisori, sicurezza, qualità ecologiche, confort, prezzo certo. E’ virtualmente indistinguibile dalle altre abitazioni, totalmente personalizzabile e adattabile ai regolamenti edilizi. A questo proposito la paura che non vengano accettate dai piani regolatori comunali è un falso problema, poiché i vincoli sono al limite di carattere estetico.
Un altro problema è ovviamente il fuoco. Non vengo certo a raccontare che il legno non si incendia, ma servono temperature molto alte, intorno ai 300° C, mentre l’acciaio di cui è costituita l’armatura del cemento armato delle nostre abitazioni tradizionali, si accontenta di 200°C per dilatarsi e perdere le sue caratteristiche strutturali. In pratica il rischio di crollo è di gran lunga più alto in quest’ultimo caso, mentre un edificio a struttura lignea lascia tutto il tempo ai propri occupanti di allontanarsi in sicurezza e ai pompieri di effettuare lo spegnimento.
A questo proposito basterebbe dire che i certificati antincendio vengono concessi dai Vigili del fuoco senza alcuna difficoltà e che gli istituti assicurativi non richiedono polizze maggiorate per assicurare le case prefabbricate in legno. Riuscirà lo chalet del nonno di Heidi a superare la prova del terremoto? Anche in questo caso la normativa antisismica è pienamente rispettata grazie alle caratteristiche di elasticità tipiche del legno e alla realizzazione su platea in cemento armato che fa galleggiare sul terreno l’abitazione senza danni di alcun tipo.
La casa dei porcellini può però essere attaccabile dall’umidità e da parassiti. Ovviamente il legno è un materiale naturale e biodegradabile, pertanto va preservato del deperimento dovuto all’azione di funghi, muffe, tarli, parassiti. Pertanto vanno correttamente scelte le essenze da impiegare, privilegiando le conifere, più resistenti grazie all’azione di protezione naturale delle resine e selezionando materiale correttamente stagionato. Il legname viene poi trattato con impregnanti in autoclave e prodotti protettivi.
La durata delle case in legno a telaio con intonaco esterno è del tutto analoga a quella delle abitazioni in laterizio o similari e certamente superiore a quelle che fanno largo uso di calcestruzzo, materiale che sta si dimostrando estremamente attaccabile da agenti esterni (chi ha avuto modo di visitare alcune abitazioni degli anni ’30 dei maestri dell’architettura moderna come la “Ville Savoye” di Le Corbuisier sa di cosa parlo).
A volte penso che la favola dei tre porcellini abbia molte responsabilità nei confronti dello scetticismo che ancora accompagna le case in legno, anche se il lupo cattivo non esiste più.
La famigerata casa in legno del secondo porcellino volò via come un fuscello al solo soffio del lupo e ai due fratellini non restò che rifugiarsi nella solida casetta in mattoni del terzo porcellino (che sia per quello che il mattone è considerato un “bene rifugio”?).
Nell’immaginario collettivo il legno è un materiale relegato ad alcune precise funzione legate alle finiture (pavimenti, porte, finestre) e a specifiche funzioni costruttive (tetti e solai), mentre le strutture verticali sono identificate con il laterizio, la pietra, il cemento. Materiali lapidei che emanano un senso di solidità e resistenza agli eventi esterni.
Dal canto suo la capanna dello Zio Tom possiede alte prestazioni energetiche, tempi di costruzione irrisori, sicurezza, qualità ecologiche, confort, prezzo certo. E’ virtualmente indistinguibile dalle altre abitazioni, totalmente personalizzabile e adattabile ai regolamenti edilizi. A questo proposito la paura che non vengano accettate dai piani regolatori comunali è un falso problema, poiché i vincoli sono al limite di carattere estetico.
Un altro problema è ovviamente il fuoco. Non vengo certo a raccontare che il legno non si incendia, ma servono temperature molto alte, intorno ai 300° C, mentre l’acciaio di cui è costituita l’armatura del cemento armato delle nostre abitazioni tradizionali, si accontenta di 200°C per dilatarsi e perdere le sue caratteristiche strutturali. In pratica il rischio di crollo è di gran lunga più alto in quest’ultimo caso, mentre un edificio a struttura lignea lascia tutto il tempo ai propri occupanti di allontanarsi in sicurezza e ai pompieri di effettuare lo spegnimento.
A questo proposito basterebbe dire che i certificati antincendio vengono concessi dai Vigili del fuoco senza alcuna difficoltà e che gli istituti assicurativi non richiedono polizze maggiorate per assicurare le case prefabbricate in legno. Riuscirà lo chalet del nonno di Heidi a superare la prova del terremoto? Anche in questo caso la normativa antisismica è pienamente rispettata grazie alle caratteristiche di elasticità tipiche del legno e alla realizzazione su platea in cemento armato che fa galleggiare sul terreno l’abitazione senza danni di alcun tipo.
La casa dei porcellini può però essere attaccabile dall’umidità e da parassiti. Ovviamente il legno è un materiale naturale e biodegradabile, pertanto va preservato del deperimento dovuto all’azione di funghi, muffe, tarli, parassiti. Pertanto vanno correttamente scelte le essenze da impiegare, privilegiando le conifere, più resistenti grazie all’azione di protezione naturale delle resine e selezionando materiale correttamente stagionato. Il legname viene poi trattato con impregnanti in autoclave e prodotti protettivi.
La durata delle case in legno a telaio con intonaco esterno è del tutto analoga a quella delle abitazioni in laterizio o similari e certamente superiore a quelle che fanno largo uso di calcestruzzo, materiale che sta si dimostrando estremamente attaccabile da agenti esterni (chi ha avuto modo di visitare alcune abitazioni degli anni ’30 dei maestri dell’architettura moderna come la “Ville Savoye” di Le Corbuisier sa di cosa parlo).
Al contrario le case in legno non necessitano di manutenzioni di alcun tipo, ancor più se le doteremo di serramenti in legno con protezione esterna in alluminio e non a caso i costruttori forniscono delle garanzie di 30 anni, il triplo delle abitazioni tradizionali in muratura.
Gli stessi problemi di condensa sono risolti nelle case prefabbricate a priori grazie all’elevata traspirabilità delle pareti, che permettono la permeabilità al vapore e la conseguente evacuazione all’esterno.
Il legno è un materiale vivo come noi in grado di ridurre l’inquinamento in modo sostenibile, come risorsa continuamente rinnovabile grazie ad una continua e corretta riforestazione, contribuendo con il suo impiego controllato alla tutela delle foreste e degli ecosistemi di prelievo.
Abbiamo mai visto una cava di cemento “sostenibile”?
Lo stesso processo di produzione del materiale da costruzione finito impiega pochissima energia per la lavorazione, il trasporto e il montaggio ed è pertanto estremamente ecologico rispetto alla produzione di una pari quantità di componenti strutturali legati al ciclo industriale del cemento o dell’acciaio
Infine, essendo un materiale per sua natura isolante (pensiamo al cucchiaio di legno da cucina che non scotta), fa risparmiare tantissima energia e guadagnare volume edificabile rispetto al laterizio.
La struttura a telaio di legno con isolante interno e cappotto esterno permette di ottenere prestazioni energetiche e livelli di isolamento inimmaginabili con i sistemi tradizionali, ottenibili solo con spessori di parete esageratamente alti.
Chissà se il lupo soffierebbe ancora sulla casa in legno o non ci andrebbe ad abitare.
Gli stessi problemi di condensa sono risolti nelle case prefabbricate a priori grazie all’elevata traspirabilità delle pareti, che permettono la permeabilità al vapore e la conseguente evacuazione all’esterno.
Il legno è un materiale vivo come noi in grado di ridurre l’inquinamento in modo sostenibile, come risorsa continuamente rinnovabile grazie ad una continua e corretta riforestazione, contribuendo con il suo impiego controllato alla tutela delle foreste e degli ecosistemi di prelievo.
Abbiamo mai visto una cava di cemento “sostenibile”?
Lo stesso processo di produzione del materiale da costruzione finito impiega pochissima energia per la lavorazione, il trasporto e il montaggio ed è pertanto estremamente ecologico rispetto alla produzione di una pari quantità di componenti strutturali legati al ciclo industriale del cemento o dell’acciaio
Infine, essendo un materiale per sua natura isolante (pensiamo al cucchiaio di legno da cucina che non scotta), fa risparmiare tantissima energia e guadagnare volume edificabile rispetto al laterizio.
La struttura a telaio di legno con isolante interno e cappotto esterno permette di ottenere prestazioni energetiche e livelli di isolamento inimmaginabili con i sistemi tradizionali, ottenibili solo con spessori di parete esageratamente alti.
Chissà se il lupo soffierebbe ancora sulla casa in legno o non ci andrebbe ad abitare.
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→LE CASE IN LEGNO E I TRE PORCELLINI
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→http://countryhousedesign.blogspot.com/2009/02/le-case-in-legno-e-i-tre-porcellini.html
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