IL PROGETTO DELLE CASE IN LEGNO TIPO “FERTIGHAUS”, TIPICAMENTE UNA VILLETTA UNI O BIFAMILIARE, RICHIEDE QUALCHE ATTENZIONE IN PIU’, MA NON DEVE SPAVENTARE IL TECNICO, CHE DOVRA’ RICORDARE DI DOVER REALIZZARE UNA NORMALISSIMA CASA DI ABITAZIONE.
Il cliente o la famiglia tipo si avvicinano alle
case prefabbricate attratti dall’aspetto ecologico e dal risparmio energetico. Tuttavia non si deve dimenticare che si tratta in fondo di un semplice alloggio destinato ad un nucleo familiare e l’edificio andrà collocato in un preciso ambito urbano.
Non si tratta di una macchina per risparmiare energia o di uno chalet montano, ma di una casa da vivere, la cui funzionalità non andrà per nessun motivo sacrificata sull’altare delle varie soluzioni più o meno passive da adottare.
Tuttavia non si deve commettere l’errore di sottovalutare le potenzialità che la tecnologia delle
case prefabbricate offre, svilendo con un progetto poco accorto l’opportunità di realizzare una casa naturale altamente isolata.
Il punto di incontro tra efficienza termica e praticità quotidiana è solo in apparenza banalmente raggiungibile. Un corretto approccio al progetto di una casa prefabbricate parte dalla scelta di una pianta semplice e compatta, prosegue con una disposizione degli ambienti secondo l’orientamento dell’edificio, tiene conto degli apporti solari e delle schermature, imponendo l’eliminazione dei ponti termici e degli elementi disperdenti dall’edificio. Mantenendo intatti, funzionalità ed equilibrio degli spazi, proporzione ed forma dell’edificio, cura dei dettagli e scelta delle finiture.
Una casa in legno che solo in apparenza dovrà essere pensata come un’abitazione tradizionale, senza forzare le scelte, mimetizzando tecniche innovative
dietro una forma rassicurante e prestando la massima attenzione a quei particolari progettuali che potranno considerevolmente incrementare il livello di isolamento complessivo dell’edificio.
Vi è un aspetto da tenere in grande considerazione. Il cliente spesso risulta un interlocutore preparato che conosce il settore delle
case in legno prefabbricate ed ha le idee molto chiare rispetto alle caratteristiche che dovrà avere la propria abitazione. Un tecnico sensibile ha in questo caso l’opportunità di faticare poco, in quanto il dialogo con il proprio committente risulterà senz’altro semplificato dal buon livello di conoscenza di quest’ultimo rispetto alle soluzioni da adottare per realizzare l’abitazione.
Forzare verso scelte distanti da quelle tipiche delle case prefabbricate efficienti risulta senz’altro poco lungimirante e, in definitiva, insoddisfacente sia per il committente che per lo stesso tecnico. Resta la constatazione che le case in legno non riscuotono sinora il meritato consenso proprio presso i progettisti, a causa di una politica di promozione da parte delle stesse aziende di case prefabbricate, poco incentivante verso i tecnici, sia dal punto di vista divulgativo che dal punto di vista dell’interesse economico (concetto che dispiace ammettere, ma in questo senso le costruzioni tradizionali hanno argomenti assai più attraenti per noi architetti, … per chi vuole intendere).
Per concludere, se escludiamo la scelta di
case prefabbricate in legno a catalogo, consigliabile in moltissimi casi spassionatamente, il progetto personalizzato resta una buona scelta se verrà prodotto con corretti criteri di ecologia e efficienza energetica, pur ribadendo che non ha molto senso puntare a soluzioni di tipo radicalmente passivo come intercapedini o serre solari che, a fronte di un considerevole guadagno energetico, vincolano l’aspetto e la vivibilità quotidiana di chi andrà a risiedere nell’edificio, abbassandone la funzionalità e rendendo difficoltoso l’inserimento dell’edificio nel contesto urbanistico territoriale.